In visita da Davide Campagnano

In visita da Davide Campagnano




È un po’ che seguo questa persona, non solo sui social, ma attraverso le sue creazioni enoiche, agronomo, enologo e produttore erede di famiglia.

Per la seconda volta sono andato con amici a trovarlo in cantina sempre molto cortese ed accogliente con tutta la sua famiglia.

Ci racconta dei suoi progressi e dei progetti che con la sua famiglia sta portando avanti.

Uno degli aneddoti raccontati che sottolinea la sua filosofia produttiva e la serietà aziendale è quello della mancata produzione per la maggior parte dei suoi vini per l’annata 2023 che agronomicamente per temperature e piogge non è stata felice in zona, per un azienda nascente rappresenta una grave perdita economica e di crescita ma per sua filosofia non lo avrebbe rappresentato degnamente.

Abbiamo assaggiato tutti i vini prodotti dall’Azienda partendo dal Fiano in etichetta Rimolo annata 2022 Terre del Volturno IGP fresco, leggiadro, floreale e fruttato con buona acidità che invoglia il sorso.


Siamo passati al secondo bianco il Pallagrello Bianco Rasprilli 2022 e non ci siamo risparmiati dal sottolineare la scarsità di acidità di partenza di quest’uva classica della tipologia e Davide ci parla di come lavora per ovviare a questo problema che non si riscontra effettivamente nel suo vino opulento si ma ben bilanciato dall’acidità sentori di confettura di piccoli frutti bianchi, minerale e sapido che completa la rotondità al palato.















Per continuare passaggio ai vini rossi partendo dalla freschezza gustativa della Camaiola Mariuolo 2021, il mariuolo è l’arnese che permette per gioco di pressione di prelevare una piccola parte di vino dalla botte, in questa versione molto agile che ricorda i vini autoprodotti in casa nel senso della piacevolezza molto scorrevole, sentori di frutta rossa e floreali.















Siamo passati poi al più strutturato Pallagrello Nero Rampino 2021, gran compagno di grigliate estive sentori di piccoli frutti rossi sotto spirito e marmellatosi molto appagante, buona componente tannica e struttura.



In chiusura Nativo 2021 (antico rosso di Campagnano) fatto un prevalenza con uve del Clone Autoctono Pizzutella così denominato per l’acino in forma ovale appuntita, creato per valorizzare il territorio e la sua storia enologica.




Foto venute male e sfocata ma nel bicchiere non è così deciso le sue asperità sapientemente bilanciate in lavorazione e affinamento.








Tutti i vini sono biologici “non solo in etichetta” e non fanno passaggi in legno ma conservati in acciaio e affinati in bottiglia.

È una delle rare occasioni nelle quali ciò che riportato nell’etichetta e controetichetta è veritiero ma riduttivo per ciò che contiene la bottiglia.




Dal sito aziendale tutte le caratteristiche dei vini:

https://www.davidecampagnano.it/i-vini/



Sabato 5 ottobre 2024 presso Azienda Davide Campagnano Castel Campagnano (Caserta)

Prima pubblicazione Lunedì 21 ottobre 2024

Mercante Alcolico ©


WORK IN PROGRESS (ogni post su questo blog è in continuo aggiornamento quindi potrebbe variare) 

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